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Muliere: “Ciclismo epico, passione e duro lavoro, questa è la nostra storia”

Novi Ligure (Alessandria) – In occasione della cerimonia di apertura di Dolci Terre di Novi, la rassegna enogastronomica delle eccellenze del territorio, giunta quest’anno alla sua ventunesima edizione abbiamo incontrato Rocchino Muliere, sindaco di Novi Ligure, tra i più convinti promotori della Granfondo Dolci Terre di Novi, manifestazione in programma Domenica 2 Aprile, valida quale prova d’apertura del prestigioso circuito Coppa Piemonte, voluta dall’ amministrazione comunale.

  • Sindaco Muliere, siamo all’interno dei padiglioni del centro fieristico che sarà la location della nuova edizione della Granfondo Dolci Terre di Novi e nei pressi del Museo dei Campionissimi da cui la manifestazione partirà. Ma il ciclismo ha radici profonde qui a Novi Ligure.

“Dolci Terre di Novi è al suo 21° anno, il nostro territorio ha molte eccellenze enogastronomiche che in questa mostra uniamo a quelli liguri, del resto noi siamo un territorio di cerniera tra le due regioni. L’obiettivo è quello di valorizzare i prodotti, ma anche il territorio e il lavoro delle persone. Ma questa è anche la terra dei Campionissimi, la Città dei Campionissimi, Costante Girardengo e Fausto Coppi a cui abbiamo intitolato il museo. La nostra città è impregnata della storia del ciclismo epico che ha caratterizzato le imprese di questi grandi campioni, ma anche degli uomini che, con il loro lavoro e il sudore della loro fronte, hanno fatto sì che questi campioni potessero diventare tali e scrivere alcune delle più belle pagine della storia del ciclismo internazionale.  Mi riferisco ai gregari di Fausto Coppi, Ettore Milano, Sandrino Carrea, suo fratello Serse e tanti altri che non cito per evitare magari di dimenticarne qualcuno.

Per quel che riguarda il Museo dei Campionissimi è stato realizzato nel 2003, credo che sia una delle poche realtà, se non l’unica in Italia, di queste dimensioni. E’ un museo straordinario, l’allestimento è infatti stato concepito con i criteri museografici più avanzati, con supporti multimediali e virtuali, maxischermi che proiettano i momenti più emozionanti della storia del ciclismo e un calendario di proposte di itinerari cicloturistici per la valorizzazione del territorio e percorre la storia del ciclismo del ‘900 e in modo particolare di tutti i grandi campioni, da Costante Girardengo a Fausto Coppi, Gino Bartali, Francesco Moser, Eddy Merckx, Marco Pantani, Vincenzo Nibali.

Nonostante le diverse migliaia di visitatori annuali, noi vogliamo continuare a far crescere e valorizzare questa realtà, in modo particolare vorremmo concentrarci su un appuntamento per noi molto importante e mi riferisco ai 100 anni dalla nascita di Fausto Coppi che ricorreranno il 15 Settembre 2019. Stiamo lavorando per trasformare questa ricorrenza in un evento non solo di carattere nazionale e internazionale coscienti che Fausto Coppi è ancora un grande mito e continua ad affascinare non solo gli appassionati di ciclismo per le sue imprese, ma anche per la sua storia personale. Per questo nel 2019 vorremmo ricordare il grande campione, ma anche il grande uomo”.

  • Fausto Coppi nasce a Castellania, ma è stato sempre molto legato a Novi Ligure

“Fausto Coppi nasce a Castellania, un luogo stupendo nelle colline tra Novi e Tortona, ma sin da ragazzo è venuto a lavorare nella nostra città, ove ha vissuto fino alla sua morte prematura. Qui si incontrano ancora molte persone che lo hanno conosciuto, che con lui hanno condiviso tanti momenti indimenticabili. Quindi la città di Novi è legatissima a Fausto Coppi e del resto anche Fausto era legato alla nostra città e a tutto il territorio. Amava i colli tortonesi e si allenava sulle nostre strade”

  • Fausto Coppi, Costante Girardengo e il ciclismo eroico. Polvere, fatica sudore che si ritrovano anche nella vita degli abitanti di queste terra che lavoravano nelle aziende siderurgiche e dolciarie

“Devo dire che la nostra città, questo territorio, ha radici profonde nella storia dell’industria e l’agricoltura. Non è un caso che molti campioni sono nati e sono diventati tali in questo territorio, perché come diceva lei, lavorare in fabbrica, lavorare in campagna significava, e tutt’ oggi significa, lavoro duro, pesante, sacrificio. E il ciclismo è sacrificio. E’ uno sport che richiede tanto impegno e fatica. Purtroppo devo dire che non è un caso se non sono molti i giovani che si dedicano a questo sport. Per diventare un campione bisogna sacrificare una buona parte della vita e dedicarsi all’ attività con impegno”.

  • Ciclismo, passione, fatica, lavoro, promozione del territorio, questi sono anche i valori della Granfondo Dolci Terre di Novi che si svolge annualmente a Novi

“Si, questo per noi è un appuntamento importantissimo, devo dire che riusciamo ad avere un’adesione ancora molto alta, l’anno scorso avevamo 1370 iscritti, dunque un numero ragguardevole di partecipanti. La granfondo ha anche successo perché si svolge in questo territorio. Sono molti gli appassionati del ciclismo che amano venire qui per gareggiare sulle strade di Fausto Coppi. Tant’è che il percorso, tracciato da Cesare Bonadeo ripercorre anche le strade che Fausto Coppi e suo fratello Serse utilizzavano per allenarsi. E quindi credo che il successo della granfondo debba essere visto anche in quest’ottica, oltre all’ inserimento nel prestigioso circuito Coppa Piemonte coordinato da Renato Angioi che da diverse stagioni promuovere l’attività ciclistica amatoriale e riesce a regalare sempre nuove emozioni a coloro che condividono la passione per lo sport delle due ruote”

  • Il festeggiamento del centenario della nascita di Fausto Coppi, potrebbe interessare anche la GF?

“Noi vogliamo pensare a tanti appuntamenti dal punto di vista sportivo, culturale e promozionale. Quindi sicuramente anche granfondo del 2019 assumerà un significato particolare e verrà inserita nel calendario delle manifestazioni collaterali, tra cui vorremmo includere anche una tappa del Giro d’Italia. Non so se riusciremo a far sì che il Giro d’Italia ritorni nella terra di Fausto Coppi anche nel 2019 – continua Muliere – visto che Venerdì 19 Maggio 2017 la tredicesima tappa del Giro d’Italia si concluderà a Tortona e il giorno seguente la carovana rosa ripartirà da Castellania per raggiungere Oropa. Noi siamo fiduciosi. Nel 2017 si terrà il Giro del Centenario che renderà omaggio ad alcuni dei protagonisti assoluti della corsa rosa, due anni più tardi il Giro potrebbe festeggiare colui che di Giri ne vinse cinque”

 

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